“Come trasformare un casale nelle Marche in una struttura ricettiva: dall’idea alla realizzazione”
- Paolo Vigoni

- 10 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Il fascino dei casali marchigiani
Le Marche sono una regione che conserva un equilibrio raro tra paesaggio, architettura e qualità della vita. Colli dolci, borghi storici, mare e montagna in un’ora di strada: elementi che rendono questa terra sempre più attrattiva per chi desidera investire in ospitalità diffusa o turismo di qualità.
I casali in pietra disseminati tra le campagne di Jesi, Apiro o Maiolati Spontini rappresentano una straordinaria occasione: edifici autentici, spesso in stato di abbandono, che possono rinascere come country house, agriturismi, B&B o residenze di charme.

La fase di analisi: comprendere il potenziale
Ogni progetto di ristrutturazione parte dalla conoscenza approfondita dell’immobile.
Come architetto, mi occupo di analizzare lo stato di conservazione, i materiali originari, le tecniche costruttive e le condizioni statiche. In molti casi, i casali marchigiani presentano murature in pietra locale, solai in legno e coperture tradizionali in coppi: elementi che vanno valorizzati e, al tempo stesso, adeguati alle norme antisismiche e ai requisiti energetici attuali. Spesso il primo passo è un rilievo accurato e un’indagine diagnostica (anche con piccoli sondaggi nel terreno o nella muratura) per capire quali interventi siano necessari e quali parti possano essere conservate.
Dall’idea alla funzione: progettare l’esperienza dell’ospite
Come ristrutturare un casale nelle Marche trasformandolo in una struttura ricettiva non significa solo restaurare le murature. Significa ripensare gli spazi per un nuovo modo di abitare e accogliere.Nelle mie esperienze di progetto, l’obiettivo è creare luoghi che trasmettano autenticità e comfort, dove l’architettura dialoghi con il paesaggio e la storia locale.Che si tratti di una casa in legno contemporanea inserita in un contesto rurale o di una struttura ricettiva con piscina e spazi comuni, il punto di partenza è sempre la qualità dell’esperienza: spazi luminosi, materiali naturali, percorsi fluidi e vista sul paesaggio.
Normative, vincoli e opportunità fiscali
Un casale nelle Marche può ricadere in area vincolata paesaggisticamente o essere soggetto a tutela storico-architettonica. Come professionista iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Ancona, seguo i committenti in tutto il percorso autorizzativo, dal parere della Soprintendenza ai procedimenti comunali e paesaggistici. Oggi esistono anche incentivi fiscali e detrazioni per il recupero, la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza sismica degli edifici (Ecobonus, Sismabonus, Bonus ristrutturazioni, Contotermico 3.0). Con una pianificazione attenta è possibile ridurre in modo significativo i costi di intervento.

Tempi, budget e controllo del progetto
Ogni intervento richiede una pianificazione precisa. Nel mio metodo di lavoro, la fase preliminare serve a definire priorità, costi e tempi. Successivamente si procede con un progetto esecutivo dettagliato, la selezione delle imprese e la direzione lavori per garantire coerenza tra progetto e realizzazione. Nel caso di strutture ricettive, particolare attenzione va data agli impianti, all’efficienza energetica, all’acustica e alle normative igienico-sanitarie. Un controllo costante del cantiere evita sprechi e permette di rispettare i tempi di consegna.
L’importanza degli spazi esterni
Un casale nelle Marche non vive solo al suo interno. Giardini, pergolati, piscine e spazi di relazione sono parte integrante dell’esperienza. Nel mio lavoro progetto spesso sistemi di illuminazione esterna, percorsi pavimentati e aree verdi che valorizzano il paesaggio e creano continuità tra architettura e natura. La piscina, in particolare, può diventare un elemento di equilibrio tra funzionalità e bellezza, se ben integrata nel contesto collinare.

Un esempio concreto
In diversi progetti recenti – da residenze private a strutture turistiche immerse nel verde delle colline jesine – ho potuto verificare quanto sia fondamentale un approccio sartoriale: ogni intervento ha la sua storia, e ogni cliente la propria idea di accoglienza. Ciò che non cambia mai è la ricerca di un equilibrio tra tradizione e innovazione, tra comfort
contemporaneo e memoria del luogo.
Conclusioni
Trasformare un casale marchigiano in una struttura ricettiva è una sfida che unisce sensibilità architettonica, competenza tecnica e amore per il territorio. Con un progetto ben studiato, ogni casale può tornare a vivere, offrendo ai suoi ospiti un’esperienza autentica e sostenibile.
Se desideri valutare il potenziale del tuo immobile o avviare un progetto di ristrutturazione, contattami per una consulenza preliminare: insieme possiamo dare nuova vita alla tua casa nelle Marche.




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